Attività
 
La rete elettrica europea del futuro
 
Community
 
  Portale web-gis ambientale
Portale turismo sostenibile
Vivere tra laghi
Sportello energia
progetto Green School
Prodotti KM zero
Vie Verdi Laghi
PAa
Piano mobilità sostenibile
Piano mobilità sostenibile

 

 

Una rete elettrica europea interamente alimentata dalle fonti rinnovabili, e quindi ad emissioni zero, può essere realizzata in Europa entro il 2050. Era la conclusione cui era arrivato uno studio pubblicato nel 2010, “Roadmap 2050” www.roadmap2050.eu, da ECF, European Climate Foundation, una fondazione filantropica non dipendente da istituzioni pubbliche né da imprese private.
A novembre è stato pubblicato il rapporto “From roadmap to reality” che analizza le politiche necessarie a conseguire l’obiettivo della completa decarbonizzazione della produzione di energia elettrica, passando dal terreno delle analisi tecnico-economiche a quello della cornice politico-istituzionale.
Il sistema elettrico tradizionale è costituito attorno a poche grandi centrali generatrici di potenza elettrica, trasferita attraverso la rete di trasmissione e distribuzione a milioni di consumatori passivi.
Uno scenario evolutivo ad emissioni zero deve fare ricorso a sole fonti rinnovabili e strutturarsi attorno ad un modello di generazione distribuita, nel quale gli utenti sono contemporaneamente produttori e consumatori di energia.
Il problema tecnico essenziale diventa far fronte alla intrinseca variabilità di alcune fonti rinnovabili, in rado di fornire energia al sistema solo in presenza della materia prima, il soleggiamento e la ventosità. Le soluzioni tali da garantire la copertura della domanda di energia anche da fonti intermittenti, sono tre:
1.    L’interconnessione geografica delle retei trasmissive per trasferire energia da dove viene prodotta in eccesso a dove la domanda non riesce ad essere soddisfatta;
2.    L’accumulo di energia nei momenti di elevata produzione, per rilasciarla nei momenti di bassa o nulla produzione;
3.    La gestione attiva della domanda, per spostare, dove possibile, il consumo da momenti di scarsa produzione, a momenti di alta produzione.
La “Roadmap2050” insisteva sulla combinazione delle tre soluzioni come via a costo più contenuto per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti insieme alla decarbonizzazione.
Secondo ECF, l’Europa deve agire su leve di mercato ed azioni politiche, mantenendosi fedeli all’assetto liberalizzato voluto dalle autorità europee.
Sul fronte delle infrastrutture ECF stima che sia necessario raddoppiare entro il 2020 la capacità di trasmissione transfrontaliera, per collegare aree geografiche diverse e poter attingere, a seconda delle circostanze, alle fonti rinnovabili in quel momento disponibili, in modo che ogni area possa fungere da riserva per le altre connesse.
La capacità di accumulo può essere implementata nella rete sia a livello del distributore, che a livello dell’utente, per esempio usando come batterie quelle delle auto elettriche o l’acqua riscaldata per impianti di cogenerazione. Questa possibilità tecnica potrà essere attivata con lo sviluppo prevedibile della mobilità elettrica e della cogenerazione (produzione combinata di calore ed elettricità), con opportuni aggregatori della domanda e con un sistema di prezzi capace di riflettere il costo in tempo reale dell’energia, mantenendolo però entro ragionevoli limiti inferiori e superiori.
Le politiche di investimento e di prezzo per l’affidabilità della fornitura e della copertura della domanda dovranno superare i confini nazionali ed essere costruite, su base macronazionale, tenendo conto del perimetro fisico della rete più che dei confini nazionali.
Ancora. ECF ritiene che per spingere alla migrazione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, si debba rivedere il sistema europeo delle quote emissive (Emission Trading System) con limiti annuali alle emissioni globali linearmente decrescenti e lo si debba affiancare con un sistema di prestazioni emissive minime per tutti gli impianti produttivi.
In sintesi ECF incoraggia la formazione di un mercato elettrico europeo ad alta integrazione, con una capace rete di trasmissione continentale per il trasporto veloce di potenza e reti di distribuzione ad alta efficienza per fronteggiare situazioni di scarsità di energia prodotta.
L’ostacolo politico è la dimensione nazionale degli attuali sistemi elettrici, sia dal punto di vista del governo tecnico che del potere di regolazione.
Meno convincenti appaiono le proposte del documento relative al sostegno pubblico alle fonti rinnovabili e alle politiche di promozione dell’efficienza energetica.
 
 
La documentazione completa su www.roadmap2050.eu.
In allegato il documento “From roadmap to reality”
 
                                                                                                          Fulvio Fagiani

 

>> Visualizza l'allegato

Stampa Stampa - Segnala Segnala

   
 


Feed RSS
Link utili
 
 
 
Prodotti KM zero Prodotti KM zero