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(dal sito della Provincia di Ferrara www.provincia.ferrara.it)

La sottoscrizione alla Carta di Aalborg

Il primo passo che un Ente Locale europeo deve compiere per iniziare il proprio processo di Agenda 21 Locale è la sottoscrizione alla Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca, il 27 maggio 1994 e per questo chiamata anche Carta di Aalborg
La sottoscrizione alla carta e agli intenti in essa espressi permette di inserirsi in un circuito internazionale di Agenda 21 locali che condividono e perseguono obiettivi comuni.
La dichiarazione di sostenibilita'
È l'atto formale con cui una amministrazione locale si impegna a favorire la crescita del territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile e si impegna ad adottare una politica di sostenibilità economica, ambientale e sociale da realizzarsi con il consenso e la partecipazione dei cittadini.
Con questo atto si legittima il processo di Agenda 21 locale e se ne fanno partecipi tutte le realtà dell'amministrazione.
Attivazione forum
Il Forum è uno strumento di partecipazione per la definizione di politiche di sviluppo sostenibile a livello locale.
Coinvolge tutte le organizzazioni e i soggetti portatori di interessi legittimi e rappresentativi della realtà sociale, culturale, ambientale ed economica del territorio su cui si sta svolgendo il processo di Agenda 21 Locale. All'interno del Forum i partecipanti trovano uguale importanza e possibilità di intervento ed hanno funzioni di consultazione e proposta operativa progettuale riguardo alle politiche e ai progetti di sviluppo sostenibile.
Consultazione

Il Forum avvia un processo di consultazione della comunità locale allo scopo di individuarne i bisogni, definire le risorse che ogni parte può mettere in gioco, individuare i potenziali conflitti da gestire tra interessi diversi. Per far ciò il forum:

  • si riunisce periodicamente in sessione plenaria per:discutere obiettivi e orientamenti generali e valutare lavori in corso e i risultati finali delle attività dei gruppi di lavoro.
  • costituisce gruppi di lavoro tematici, che hanno il compito di svolgere un lavoro di analisi, elaborare proposte su temi specifici ed stilare obiettivi di miglioramento specifici.
  • Il metodo prevede da prima la definizione di una Visione complessiva e generale di come ci si prospetta il futuro della realtà locale percorrendo la strada della sostenibilità. Quindi si identificano obbiettivi che, a tal fine, si devono perseguire ed in fine le Azione concrete da realizzare.

Per ciascuna Azione i Gruppi tematici debbono anche definire:

  • i target temporali
  • gli attori (chi fa che cosa?)
  • la priorità dell'azione
  • con quali strumenti realizzarla
  • una serie di indicatori che ne controllino la corretta realizzazione

Le attività di ogni gruppo di lavoro tematico sono organizzate da un facilitatore che ha il compito tecnico, ma neutrale, di:

  • convocare gli incontri
  • favorire la discussione in modo equilibrato ed aperto
  • fare rispettare l’agenda e i tempi dei lavori precedentemente definita
  • sintetizzare i lavori delle giornate
  • mediare le posizioni divergenti

Il facilitatore e’ coadiuvato da un responsabile del gruppo di lavoro, ruolo:

  • da assumere a rotazione dai singoli partecipanti del gruppo durante i vari incontri
  • che svolge la funzione di portavoce del gruppo di lavoro

Rapporto sullo stato dell’ambiente (RSA)
Raccolta di tutti i dati di base sull'ambiente fisico, sociale ed economico, un vero e proprio "audit" che serva a costruire, attraverso indicatori ambientali, il rapporto sullo stato dell'ambiente su cui si svilupperà la discussione per la redazione del Piano d'Azione dell'Agenda 21 locale. Anche questa fase va verificata e
costruita con il contributo del forum.
Il piano d'azione
Il piano d'azione è il documento che emerge al termine dei lavori del forum.
In esso sono contenute tutte le azioni, (caratterizzate da target temporali, attori, priorità, strumenti ed indicatori di verifica) che sono state condivise dagli "stake holders" locali per la realizzazione della visione definita all'inizio del processo.
Il piano d'azione viene, quindi, contemporaneamente pubblicizzato per una più ampia condivisione e recepito dalle amministrazioni locali che ne programmano la realizzazione.
Reporting

Il reporting consiste nel mantenimento permanente di procedure di controllo sull'attuazione e sull'efficacia del piano di azione. Il risultato del reporting è la redazione periodica di rapporti che individuino i miglioramenti e i peggioramenti della situazione ambientale e che servano a suggerire eventuali aggiustamenti del piano di azione. Il sistema di reporting deve anche verificare l'efficacia del processo di Agenda 21 locale, quantificandone il grado di condivisione e di partecipazione tra i "portatori di interessi" presenti sul territorio e la popolazione stessa.

 

 


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