Anche noi, come gli studenti, impariamo ogni anno molto dalle Green school. E cerchiamo di introdurre piccole modifiche alla struttura del concorso e ai criteri di valutazione per accompagnare meglio il processo di evoluzione delle scuole.

Quando abbiamo iniziato, nel lontano 2009 con il nome “scuole ad emissione zero”, avevamo la necessità di far conoscere alle scuole e promuovere il percorso Green school. Per questo premiavamo le scuole che avviavano percorsi didattici esplorando uno dei quattro pilastri che reggono una Green school.

Con il tempo è cresciuto il numero delle scuole aderenti ed il numero di pilastri che ciascuna era in grado di sostenere, fino a festeggiare con la scuola dell’infanzia “Vedani” di Angera la prima scuola certificata su tutti r 4 i pilastri.

Abbiamo quindi introdotto il concetto di rinnovo della certificazione, per incoraggiare le scuole a dare continuità negli anni alle buone pratiche apprese con le esperienze didattiche. L’obiettivo è infatti che una scuola, una volta imparato a ridurre i rifiuti e a raccoglierli in modo differenziato (per fare un esempio) con un progetto didattico dedicato, faccia tesoro delle pratiche apprese introducendole nei comportamenti standard che si tengono a scuola.

Così la riduzione dell’impatto ambientale diviene strutturale e deve solo essere mantenuta e migliorata.

Questa innovazione si è riflessa nella struttura dei concorso che, dall’anno scorso, premia sia scuole che avviano un progetto didattico che scuole che lo rinnovano.

Nell’edizione 2013/2014, abbiamo rivisto la struttura dei premi riequilibrando il monte destinato ai rinnovi (4 premi da 250€ ciascuno) con quello dei nuovi progetti (3 premi da 300€) e per la didattica pura (1 da 300€).

Contiamo così di mantenere l’obiettivo di allargare il numero di esperienze e progetti didattici e nello stesso tempo di incoraggiare le molte scuole che hanno già avviato delle azioni a continuarle negli anni per diventare delle vere Green school a tutto tondo.

C’è poi l’annoso problema della misurazione dei risultati ottenuti attraverso il conteggio delle emissioni di CO² evitate. Finora ci siamo attenuti ad un criterio di miglioramento rispetto ai dati dell’anno precedente, valido quando s’inizia, ma sempre meno rispondente quando la pratica è stata perfezionata e sono possibili solo miglioramenti marginali.

L’intenzione è di riuscire ad individuare indicatori numerici, parametrati alla dimensione della scuola, che costituiscano l’obiettivo ideale cui tendere e valutare quindi l’avvicinamento all’obiettivo.

In questo modo non solo non penalizzeremmo le scuole già eccellenti, ma avremmo un criterio assoluto anziché relativo più consono, ci sembra, agli obiettivi del progetto Green school.

Non abbiamo ancora un quadro di riferimento sufficientemente certo per introdurre questo nuovo criterio: per ora ci limiteremo a provare ad avvicinarci riducendo il peso della misurazione e impostando diversamente il momento di formazione iniziale.

Per finire elenchiamo di seguito le scadenze per l’edizione di quest’anno.

In allegto il bando di concorso che può anche essere scaricato, insieme con la scheda di adesione dalla sezione “Green school” del sito www.agenda21laghi.it.