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E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio l’atteso “decreto attuativo del regime di sostegno alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”.
Obiettivo del decreto è incentivare i soggetti, come i Comuni, che non essendo titolari di reddito non potevano accedere al sistema del 55% o chi preferisce la copertura ravvicinata, anche se di minore entità, rispetto ai 10 anni necessari per coprire il 55% dell’intervento.
Gli Enti pubblici vengono incentivati sia per gli interventi di efficienza energetica che per la produzione di energia termica da rinnovabili, mentre i privati sono ammessi solo agli interventi del secondo tipo.
L’impegno di spesa annuo totale è di 900 milioni di Euro, 200 riservati agli Enti pubblici e 700 ai privati.
Gli interventi di miglioramento dell’efficienza termica, riservati ai soli Enti pubblici, devono essere realizzati su edifici esistenti e possono essere:
o       Isolamento di superfici opache che delimitano l’edificio, quindi pareti verticali, tetti, pavimenti;
o       Sostituzione di chiusure trasparenti;
o       Sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente con uno a condensazione;
o       Sistemi di schermatura o ombreggiamento su superfici trasparenti.
Gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili, incentivabili sia a Enti pubblici che a privati, possono essere:
o       Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistente con impianti di climatizzazione invernale a pompa di calore, elettrica o a gas, con sorgente aria, acqua o geotermia;
o       Installazione di collettori solari;
o       Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
o       Sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti di climatizzazione invernale a biomassa, ma solo per edifici rurali o serre.
Gli incentivi coprono una percentuale del costo totale dell’intervento, limitato da massimali, di circa il 40%, aggiustata con formule di calcolo molto tecniche che sono descritte nell’allegato al decreto.
Vengono erogati in rate di pari importo per 5 anni o di 2 per gli interventi più semplici, vale a dire
o       La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompa di calore di potenza termica utile nominale uguale o inferiore a 35 KW;
o       La sostituzione di scaldacqua;
o       L’installazione di pannelli termici con superficie lorda fino a 50 m2;
o       La sostituzione dell’impianto esistente con impianto a biomassa.
IL decreto è già in vigore, le domande potranno essere inoltrate al GSE, che è l’Ente che verifica l’ammissibilità della richiesta ed eroga l’incentivo, tramite il portale www.gse.it.
Infine gli incentivi non sono cumulabili con altre forme d’incentivazione.
 
Alleghiamo il testo del decreto completo dei suoi allegati.
                                                                       Fulvio Fagiani

>> Visualizza l'allegato

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