Il 13° Forum prospetta il futuro dell’energia nel nostro territorio all’insegna di un obiettivo ambizioso, ridurre almeno del 20% le emissioni di gas serra da qui al 2020.

Il Piano d’azione per l’Energia Sostenibile è stato delineato da Alice Bernardoni, di Ternaria, a partire dalla fotografia dei consumi complessivi.

Ne abbiamo già parlato in precedenti newsletter: I consumi procapite sono di poco superiori alla media regionale, intorno ai 10 MWh/anno per abitante.

Il settor eresponsabile della quota di consumi maggiore è il residenziale che pesa il 48%, seguito dal produttivo al 31%. Le posizioni s’invertono se si calcolano le emissioni: prevale il produttivo con il 44% seguito dal residenziale al 34%.

Nei 14 Comuni esaminati, 5 hanno consumi produttivi predominanti, negli altri è il residenziale a prevalere.

Molto lunga ed articolata la famiglia delle azioni proposte per conseguire l’obiettivo prefissato.

Essendo il residenziale il settore di peso maggiore, le azioni più importanti saranno concentrate qui.

Per i nuovi edifici i Comuni approveranno un allegato energetico ai loro Regolamenti edilizi che accorperà tutte le norme, di provenienza regionale, nazionale o europea, relativi alle prestazioni energetiche e all’obbligo d’uso di fonti rinnovabili.

Per gli edifici esistenti la bozza di Piano propone azioni di efficientamento attraverso interventi sull’involucro ed i serramenti, la sostituzione di impianti obsoleti con soluzioni a maggiore efficienza e l’impiego di fonti rinnovabili, il solare innanzitutto con colletori solari e pannelli fotovoltaici.

Uno sguardo particolarmente attento è stato posato sul patrimonio pubblico, edifici e illuminazione.

Complessivamente i consumi energetici pubblici pesano per meno del 2%, ma le azioni del soggetto pubblico potranno avere un grande valore di esempio e stimolo per i privati.

Le potenzialità non mancano, con 116 edifici comunali e quasi 6.000 punti luce, con ampi spazi di miglioramento dell’efficienza.

Il Piano, che ha un’ampia base sovracomunale, verrà specificato per ogni Comune, tenendo conto della sua precipua realtà e sarà corredato da una scheda per ognuna delle azioni previste. Di ogni azione si dovrà stimare la quantità di CO₂ risparmiarta, tale che la somma di tutti gli interventi conduca ad una riduzione complessiva non inferiore al 20% rispetto all’anno scelto come base di partenza, il 2005.

I Piani saranno portatoi all’attenzione dei Consigli comunali, e sottoposti alla loro approvazione, nei primi mesi del 2013 e successivamente verranno monitorati

o       Dalla Commissione Europea con un report biennale;

o       Dai Comuni stessi con l’aiuto di un software, CO20, che permette di confrontare i risultati via via raggiunti con gli obiettivi.

Le relazioni successive hanno approfondito la gamma di strumenti di cui Agenda21Laghi intende dotarsi per dare concretezza agli obiettivi enunciati.

Il Distretto di Transizione Energetica dei Laghi (DTEL) è stato presentato da Luca Colombo, che ne è il facilitatore.

Del progetto abbiamo già parlato diffusamente e ne trattiamo anche in un’altra news: rimandiamo a questi materiali e alla presentazione proiettata al Forum che metteremo presto sul sito.

Paola Sacchiero, della ong CAST, ha invece collocato Green school nell’ambito degli obiettivi del Piano: da 4 anni ormai le scuole green school contribuiscono fattivamente a ridurre le emissioni 8come abbiamo documentato più volte) e soprattutto agiscono da educatori, interni alla scuola e verso la loro comunità locale.

Infine Fulvio Fagiani, coordinatore di Agenda21Laghi, ha anticipato altre idee, per ora al livello di “lavori in corso”, quali il centro di competenza energia dei Comuni e lo sportello energia, strumento per la promozione territoriale delle soluzioni di efficienza energetica e rinnovabili.

Le presentazioni del 13° Forum saranno presto scaricabili dalla sezione “documenti” del sito www.agenda21Laghi.it.