Si chiama “Inventario delle emissioni di riferimento”, BEI nell’acronimo inglese, ed è l’inventario dei consumi energetici dei Comuni di Agenda21Laghi.
In questi mesi sono stati raccolti dai Comuni i dati di:
- Le bollette di elettricità e gas degli edifici pubblici, Municipio, scuole, palestre, cimitero, ecc;
- L’illuminazione pubblica, con parco lampade, consumi annui;
- Mezzi di trasporto in dotazione al Comune: consumi, anno d’immatricolazione, combustibile.
- La popolazione, le attività produttive , il parco veicolare riferibili a ciascun Comune.
Altri dati sono stati raccolti da altre fonti esterne, i distributori locali di elettricità e gas, ISTAT, ACI e correlati con quelli ricavati dal sistema informativo regionale SIRENA, liberamente accessibile.
Tutti i dati sono relativi al 2005, considerato l’anno di riferimento su cui si dovrà calcolare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica al 2020, e al 2008 per avere una prima indicazione di tendenze dei consumi.
Il consumo energetico procapite va dal minimo di 14,62 MWh/ab di Bregano al massimo di 41,78 MWk/ab di Monvalle, con sei Comuni (Angera, Carezzate Comabbio, Leggiuno, Monvalle, Varano Borghi) con consumi superiori alla media procapite regionale che è di 23,26 MWh/ab e gli altri 8 con consumi inferiori.
La ragione principale di questi scostamenti è ben spiegata dalla ripartizione dei consumi per settore. I due settori prevalenti sono il civile ed il produttivo.
Quei Comuni che ospitano vaste aree industriali con imprese ad alti consumi energetici hanno anche valori di consumo procapite alto, quelli con un .limitato settore produttivo sono invece in fondo alla classifica dei consumi.
Dopo civile e produttivo, seguono il trasporto e gli edifici comunali.
Se si ripartiscono i consumi per vettore si trova elevata variabilità: ad Angera, Bregano, Leggiuno, Mercallo, Ranco, Taino e Varano Borghi prevalgono i consumi di gas naturale, mentre a Brebbia, Cadrezzate, Comabbio, Monvalle e Osmate sono maggiori i consumi elettrici.
Siccome il settore civile è, insieme al produttivo, il maggior consumatore di energia è stato sottoposto ad analisi di dettaglio.
Dai dati ISTAT si sono ricavate le tipologie edilizie prevalenti in ogni Comune, con il tipo non superiore a due piani di gran lunga più presente, con percentuali variabili da Comune a Comune, e le anzianità di costruzione nelle fasce: fino al 1945, dal 1946 al 1961, dal 1962 al 1981, dal 1982, al 1991, dal 1992 al 2001 e dal 2001 al 2005.
Il consumo medio del settore residenziale è misurato con l’energia fornita in KWh per metro quadro di superficie (KWh/mq). Il dato medio è di poco inferiore ai 200 KWh/mq, con il minimo toccato da Ranco (127 MWh/mq) ed i massimi da Mercallo, Brebbia e Varano.
Da notare che sul dato di consumo medio a metro quadro influisce non solo la buona qualità costruttiva, ma anche la percentuale di occupazione all’anno, ovviamente inferiore nei Comuni con molte seconde case.
I valori di consumo del settore produttivo hanno un picco con Monvalle, Carezzate e Varano Borghi ed un minimo a Bregano e Ranco.
Infine, tra i tanti dati presenti, il numero e la potenza degli impianti fotovoltaici installati, dove Angera e Taino registrano la maggior potenza installata e Angera, Leggiuno e Laveno Mombello il maggior numero.
Infine i dati di consumo sono tradotti, con l’impiego di fattori di conversione, in emissioni di CO2 , massime a Monvalle, Carezzate e Varano Borghi, evidentemente a causa dell’importante contributo del settore produttivo, e minime a Bregano.
I dati dovranno ancora essere completati con alcune parti mancanti e costituiranno la base per costruire le azioni necessarie per conseguire la riduzione di almeno il 20% delle emissioni entro il 2020.
Fulvio Fagiani
