Parliamo di edifici a basso consumo di energia


 

I consumi energetici degli edifici sono uno dei temi di cui ci siamo occupati di più nell’ultimo anno di lavoro. Dall’elaborazione dei PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) all’avvio del progetto DTEL sono stati sotto l’attenzione nostra e dei nostri interlocutori e, attraverso questa newsletter, dei nostri sostenitori.
Ci hanno spinto la lettura dei dati, a livello europeo, nazionale e locale, che ci dicono che il settore residenziale è il maggior consumatore di energia e l’interesse di molti cittadini e famiglie, messi in difficoltà dal peso sempre maggiore delle bollette.
Vogliamo ora fare il punto di queste riflessioni ed esperienze con un convegno, realizzato nell’ambito di “Energia a km.0”, dal titolo
 
Verso gli edifici a basso consumo
 
a cui contribuiranno Heinz Ossenbrink e Paolo Bertoldi che si occupano di fonti rinnovabili ed efficienza energetica nel Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea e Gianluca Ruggieri e Stefano Garotta per il Distretto di Transizione Energetica dei Laghi.
L’Europa, come si sa, ha il sistema di produzione e consumo dell’energia, tra le sue priorità d’azione.
Dal pacchetto Energia/clima, detto anche 202020, al Patto dei Sindaci, ha elaborato progressivamente la sua strategia che confluirà nella prospettiva a più lungo termine della Roadmap 2050, la tabella di marcia per giungere nel 2050 ad un’economia a bassa intensità di carbonio, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra dell’80% rispetto al 1990, passando per gli obiettivi internedi del 40 e 60% rispettivamente nel 2030 e 2040.
L’ambiente edificato è uno dei pilastri di questa strategia, perché è quello che si presta a riduzione delle emissioni a breve termine e a costi contenuti grazie al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e alla sostituzione progressiva dei combustibili fossili con energia elettrica (prodotta da fonti rinnovabili) e energia da biomasse, biogas, solare.
In termini operativi a Direttiva 31 del 2010, detta anche EPBD (Energy Performance Buildings Directive) stabilisce l’obbligo, per gli edifici di nuova costruzione, di essere a “energia quasi zero”, cioè ad altissime prestazioni energetiche, e coprire la gran parte del fabbisogno con fonti rinnovabili e richiede agli Stati nazionali di elaborare Piani Nazionali conseguenti con la definizione dei requisiti tecnici ed obiettivi intermedi fin dal 2015.
Questa Direttiva traccia la strada principale, di cui devono avere consapevolezza tutti gli operatori del settore, perché la competizione nei prossimi anni si giocherà sulla capacità di anticipare i tempi e proporre alla domanda le soluzioni con il giusto rapporto costo/benefici.
La relazione al convegno del 14 giugno verterà su altri aspetti importanti, in particolare gli strumenti di mercato che la Commissione ritiene di introdurre per facilitare la riconversione dell’industria edile e dell’impiantistica domestica.
Va infatti considerato che la vera scommessa nella riduzione delle emissioni posa molto più nella riqualificazione degli edifici esistenti più che sui nuovi.
Il ritmo naturale di ristrutturazione del parco edilizio è dell’ordine dell’1% annuo, per centrare gli obiettivi europei bisogna portarlo al 3% annuo.
La sfida si sposta dunque in altri campi, tra cui:
  • le fonti di finanziamento, cruciali per alimentare gli investimenti con i futuri risparmi nei consumi;
  • la qualificazione degli operatori del settore, perché possiedano, mantengano e migliorino le loro competenze;
  • la certificazione delle figure professionali, rilasciata da Enti di accreditamento indipendenti e secondo standard internazionali definiti;
  • La diffusione degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia, svolti in maniera indipendente da esperti (v. art.5 ed Allegato VI della direttiva 27/2012).
 Il convegno tratterà questi temi e li metterà a confronto con l’impostazione del progetto DTEL e con le diagnosi finora effettuate.
 
In allegato il programma del convegno.
 
 
                                                                                  Fulvio Fagiani

 

Allegato: http://www.agenda21laghi.it/public/Locandina invito convegno.pdf