Comuni e imprese verso il PAES.


Il PAES, il Piano d’azione per l’energia sostenibile, si avvicina. Ai primi di settembre la bozza elaborata dai consulenti di Ternaria è stata sottoposta ai Comuni, prima ai tecnici poi ai Sindaci, e discussa in un incontro pubblico con le imprese di settore.
Il Piano riprende i dati sui consumi energetici, di cui abbiamo parlato nella newsletter#11, ed avanza proposte di azioni di riduzione dei consumi e di impiego di fonti rinnovabili.
Ricordiamo che, con l’eccezione dei Comuni di Angera, Cadrezzate, Leggiuno, Monvalle e Varano Borghi, il settore più energivoro è quello residenziale.
Nell’insieme dei 14 Comuni il residenziale rappresenta il 48% dei consumi energetici ed il 34% delle emissioni di anidride carbonica, il produttivo il 31% dei consumi ed il 44% delle emissioni.
Come si vede le proporzioni si ribaltano passando da consumi ad emissioni, perché i consumi domestici sono prevalentemente di metano per il riscaldamento, mentre quelli produttivi sono principalmente elettrici, quindi con maggiore potenziale emissivo.
Ogni Comune potrà decidere se includere il settore produttivo negli obiettivi di riduzione, a seconda della misurabilità delle azioni di efficientamento e della possibilità di influenzare positivamente la trasformazione energetica delle imprese.
Globalmente i consumi imputabili al settore pubblico costituiscono una modesta percentuale del totale, inferiore al 2% sia dei consumi che delle emissioni.
In valori assoluti, però, gli edifici pubblici (Municipi, scuole, sale, palestre) hanno grandi potenziali di miglioramento delle prestazioni energetiche ed una valore di esemplarità e di sollecitazione all’imitazione che ne fanno una delle leve strategiche.
Anche l’illuminazione pubblica , pur con valori molto più ridotti, lascia ampi margini di miglioramento.
Nel settore privato, come detto, la quota più rilevante è costituita dai consumi domestici. Le azioni che si dovranno promuovere sono la riqualificazione energetica degli edifici ed il rinnovamento tecnologico degli impianti.
Per la riqualificazione degli edifici esistenti è già in avvio l’altro progetto di Agenda21Laghi, il Distretto di Transizione Energetica dei Laghi, descritto nella newsletter #12; per gli edifici nuovi e le ristrutturazioni, verrà approvato da ogni Comune un allegato energetico al Regolamento edilizio con prescrizioni precise circa le prestazioni energetiche degli involucri edilizi e l’impiego di fonti rinnovabili per Acqua calda sanitaria e produzione elettrica.
Quanto agli impianti il Piano ipotizza una campagna di facilitazione della sostituzione delle caldaie più obsolete, con facilitazioni finanziarie.
Più in generale la principale direttrice di lavoro verso i privati sarà la diffusione dell’informazione, attraverso la formazione di uno Sportello Energia.
Queste linee guida sono state ampiamente confortate dai pareri espressi dalle molte imprese intervenute all’incontro pubblico del 22 settembre, a Varano Borghi.
E’ stato richiesto a gran voce di far rispettare le prescrizioni di Legge per le nuove costruzioni e di aiutare i cittadini a districarsi tra le molte soluzioni tecniche disponibili per la migliore efficienza elettrica e termica.
Molte imprese hanno dato disponibilità a contribuire ad iniziative di sensibilizzazione ed informazione, attraverso la loro competenza e le loro strutture.
La bozza è ora al vaglio dei Comuni per essere rifinita, integrando commenti, osservazioni e nuove proposte.
Verrà portata all’approvazione dei Consigli comunali del mese di novembre.
Tra fine novembre e inizio dicembre, il Forum autunnale di Agenda21Laghi sarà interamente dedicato a presentare il Piano e discutere la strategia d’implementazione.
 
 
                                                                       Fulvio Fagiani